Saudade

  • Madama Butterfly : Coro a bocca chiusa
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Cara Rita, Amore mio,

é trascorso oltre un anno da quando mi hai lasciato ed ancora oggi non sono riuscito del tutto ad elaborare il fatto che tu non sia più presente accanto a me.

Questo sentimento di nostalgico rimpianto, di malinconia, accompagnato da un intenso desiderio di qualcosa di assente in quanto perduto, i portoghesi lo chiamano “a saudade”.

“Mia tristezza, va e dille che senza di lei
non può essere, dille in una preghiera
che deve ritornare, perché io non posso più soffrire.
Basta con la nostalgia, la realtà
è che senza di lei non c’è pace, non c’è bellezza,
è solo tristezza e malinconia
che non va via da me, non va via, non esce.
Ma se lei tornasse, se lei tornasse,
che cosa bella, che cosa pazza.
Ci sono meno pesciolini che nuotano nel mare
che i baci che le darei
sulla sua bocca, tra le mie braccia.
Gli abbracci saranno milioni,
così vicino, così attaccato, così silenzioso.
Abbracci,  baci e affetto senza fine,
per farla finita con questa storia di te che vivi senza di me:
non voglio più questa storia di te lontano da me ! “

(“Chega de saudade” di Antônio Carlos Jobim, Gal Costa)

Tu sei la mia saudade!

Il mio pensiero è costantemente rivolto a te, quasi fossi ancora viva, ad aspettarmi dietro l’angolo: non ci lasceremo mai e poi mai!

Un bacio struggente ed un amore profondo più del mare!

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